Visita al carcere di Porto Azzurro

carcere

Con i colleghi e amici della 3ª Commissione Stefano Scaramelli (il presidente, che ringrazio per l’invito rivoltomi), Enrico Sostegni e Nicola Ciolini abbiamo visitato oggi il penitenziario di Porto Azzurro.
La condizione carceraria improntata al reinserimento nella società, si realizza attraverso azioni di promozione della formazione professionale e con la pratica, durante la detenzione, di esperienze lavorative. L’obiettivo è la rieducazione dei carcerati. In questo senso è molto interessante, e da valorizzare, il progetto di lavoro che alcuni detenuti di Porto Azzurro portano avanti sull’isola di Pianosa. Vi rientrano i corsi di formazione per la pratica agraria, che fa eco al progetto che a breve potrebbe essere realizzato sulla formazione per potatori e per i lavori in vigna

Una esperienza toccante e formativa a contatto con umanità che espiano le proprie colpe lavorando e studiando.
In fondo la reclusione, come è scritto nella Costituzione, deve essere questo: la ricerca di una nuova possibilità.
La civiltà di un Paese passa anche attraverso la funzione rieducativa e la dignità delle proprie carceri.

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